Egitto avverte che il mancato rispetto dell'accordo di pace di Sharm el-Sheikh rischia una catastrofe

Il rappresentante permanente dell'Egitto al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, l'ambasciatore Osama Abdelkhalek, ha avvertito che il fallimento nell'attuare l'accordo di pace di Sharm el-Sheikh potrebbe portare a una catastrofe. Ha descritto il summit come un passo storico decisivo per porre fine a una guerra dolorosa senza vincitori e aprire un nuovo capitolo per la pace in Medio Oriente. Ha affermato gli sforzi continui dell'Egitto per sostenere l'accordo e ha esortato tutte le parti a onorare gli impegni di cessate il fuoco e a garantire un aiuto umanitario senza ostacoli per i palestinesi.

In un discorso tenuto giovedì davanti a una sessione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla situazione in Medio Oriente, l'ambasciatore Osama Abdelkhalek ha riaffermato l'impegno dell'Egitto per sforzi intensi a sostegno dell'attuazione dell'accordo per la fine della guerra. Ha messo in guardia contro le «gravissime ripercussioni» di un mancato rispetto rigoroso degli impegni di Sharm el-Sheikh, esortando tutte le parti a adempiere alle promesse sugli accordi di cessate il fuoco e a garantire l'ingresso senza impedimenti di aiuti umanitari in quantità sufficienti a soddisfare i bisogni dei palestinesi.

Ha annunciato che l'Egitto, in cooperazione con le Nazioni Unite e partner regionali e internazionali, ospiterà a novembre una conferenza internazionale per la ricostruzione di Gaza al fine di mobilitare il supporto necessario per la ricostruzione. L'Egitto ha condannato fermamente l'approvazione da parte della Knesset israeliana di due progetti di legge mirati a imporre la cosiddetta sovranità israeliana sul West Bank occupato, considerandola una «violazione flagrante del diritto internazionale e delle risoluzioni della legittimità internazionale» che per decenni hanno condannato le misure israeliane che alterano la composizione demografica e il carattere giuridico del territorio palestinese occupato.

Abdelkhalek ha accolto con favore il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) che afferma il rifiuto del diritto internazionale dei tentativi di spostare o affamare il popolo palestinese, notandolo come un passo importante per sostenere i diritti legittimi palestinesi. Ha concluso sottolineando l'inevitabilità di empowering i palestinesi a esercitare i loro diritti inalienabili, soprattutto l'istituzione del loro Stato indipendente, e che la pace regionale richiede il ritiro di Israele da tutti i territori arabi occupati. Ha anche ribadito la solidarietà dell'Egitto con la Siria e il Libano nella protezione dei loro diritti legittimi e nella preservazione dei loro territori.

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