Grande incertezza sulle liste elettorali in Nuova Caledonia
In Nuova Caledonia, le liste elettorali sono avvolte da grande incertezza in vista delle scadenze politiche. Il Consiglio di Stato sta esaminando le sfide sollevate dalle autorità consuetudinarie kanak. Questa situazione evidenzia le tensioni in corso intorno all'albo elettorale congelato dal 1998.
La Nuova Caledonia sta vivendo una significativa incertezza riguardo alle sue liste elettorali, come riportato da Le Monde il 29 settembre 2025. Questa confusione nasce in mezzo alle tensioni post-referendum sull'indipendenza, con i tre voti del 2018, 2020 e 2021 basati su un albo elettorale congelato dal 1998 in base all'Accordo di Nouméa. Questo congelamento limita il voto ai residenti presenti all'epoca, escludendo efficacemente parte della popolazione immigrata.
Le autorità consuetudinarie kanak, unite nel Comitato dei Firmatari, contestano fortemente potenziali aggiornamenti delle liste. 'È una nebbia totale che rischia di minare la legittimità delle elezioni', dichiara un portavoce kanak citato nell'articolo. Il Consiglio di Stato, investito da diverse impugnazioni, deve decidere sulla registrazione di migliaia di persone, con stime che vanno da 10.000 a 15.000 elettori potenzialmente interessati.
Storicamente, l'Accordo di Nouméa mirava a stabilizzare il corpo elettorale per garantire una rappresentazione equilibrata tra indipendentisti e lealisti. Tuttavia, le sommosse del 2024 hanno riacceso i dibattiti, con richieste di revisioni per includere le generazioni più giovani di kanak. Il governo francese, attraverso la Ministra per gli Affari d'Oltremare, insiste sul rispetto del quadro legale esistente, mentre i funzionari eletti locali chiedono un chiarimento urgente.
Questa incertezza potrebbe ritardare le elezioni provinciali programmate per la fine del 2025, esacerbando le divisioni sociali. Senza una rapida risoluzione, il processo politico rischia un ulteriore ristagno, sottolineando le sfide della decolonizzazione incompiuta in Nuova Caledonia.