Il 12 ottobre 2025, il primo ministro Sébastien Lecornu ha annunciato la composizione del suo secondo governo, segnando un ritorno a profili diversi dalla società civile e da vari partiti. Questa squadra segue un periodo di instabilità politica e include figure come David Amiel per il servizio pubblico e Monique Barbut per la transizione ecologica. Le nomine hanno suscitato reazioni miste, in particolare dai sindacati e nei territori d'oltremare.
Domenica 12 ottobre 2025, il primo ministro Sébastien Lecornu ha svelato l'elenco dei ministri per il suo secondo governo in mezzo a una significativa instabilità politica. Le nomine chiave includono David Amiel, deputato di Renaissance di 32 anni di Parigi e fedelissimo di Emmanuel Macron, nominato Ministro del Servizio Pubblico e Riforma dello Stato, succedendo a Naïma Moutchou che ha ricoperto l'incarico per sole quindici ore prima di passare ai territori d'oltremare. Il ministero torna sotto la supervisione di Bercy e Amélie de Montchalin, suscitando preoccupazioni sindacali.
Per alloggi e affari urbani, Vincent Jeanbrun, 41 anni, deputato dei Républicains di Val-de-Marne e sindaco di L'Haÿ-les-Roses, assume la responsabilità. Di origini modeste, sostiene la fine dell''edilizia sociale a vita' e la riserva delle HLM per i 'lavoratori', allarmando il settore dell'edilizia sociale. Il suo partito minaccia di escludere ministri LR come lui.
Stéphanie Rist, reumatologa di 52 anni e deputata di Renaissance di Loiret, è nominata per la salute, che comprende famiglie, autonomia e disabilità. Succede a Yannick Neuder e si trova di fronte a un bilancio teso, con il disegno di legge sul finanziamento della sicurezza sociale dovuto urgentemente il 14 ottobre.
Monique Barbut, 69 anni, ex presidente di WWF Francia ed esperta di negoziati climatici dal Rio del 1992, guiderà la transizione ecologica, un ritorno a una figura della società civile dal 2018. 'È esperta, appassionata di questi temi pur essendo pragmatica', dice Arnaud Gilles, ex portavoce di WWF.
Jean-Pierre Farandou, ex presidente di SNCF, è nominato per lavoro e solidarietà, visto come 'un buon segnale' dalla CFDT per le sue abilità nelle negoziazioni sindacali e competenza sulle pensioni. Laurent Panifous, 48 anni, centrista e presidente del gruppo LIOT, si occuperà delle relazioni parlamentari, cruciali in mezzo a un'Assemblea frammentata.
Da Horizons, nonostante una politica di sostegno senza partecipazione, tre membri si uniscono: Naïma Moutchou per l'oltremare, Charlotte Parmentier-Lecocq confermata per l'autonomia e Anne Le Hénanff per IA e digitale, causando disagio nel partito di Édouard Philippe. La partenza di Manuel Valls dall'oltremare preoccupa la Nuova Caledonia, dove ha guidato l'accordo di Bougival del 12 luglio.
Queste scelte riecheggiano il macronismo originale, ma il governo rischia la censura se riforme come le pensioni non saranno sospese.