Claude Levy assolto in appello per frode nel settore alberghiero
La corte d'appello di Parigi ha assolto Claude Levy, un sindacalista della CGT nel settore hotel-restaurant, in un caso di frode. Inizialmente condannato a 18 mesi di prigione sospesa e una multa di 50.000 euro, è stato prosciolto il 29 settembre 2025. La sentenza ribalta le accuse di appropriazione indebita di fondi sindacali.
Claude Levy, 68 anni, una figura di spicco della CGT nel settore hotel-restaurant, è stato prosciolto dalla Corte d'Appello di Parigi. In primo grado nel 2023, è stato condannato per frode e sentenced a 18 mesi di reclusione sospesa e una multa di 50.000 euro. Le accuse riguardavano la fatturazione indebita di quasi 120.000 euro per ore di formazione a un organismo paritetico tra il 2018 e il 2020.
Nella sua sentenza del 29 settembre 2025, la corte d'appello ha stabilito che gli atti presunti non costituivano frode. 'La giustizia ha finalmente riconosciuto la mia innocenza dopo anni di procedimenti', ha detto Claude Levy dopo l'udienza. Il suo avvocato, Me Jean Dupont, l'ha definita 'una vittoria per l'intero movimento sindacale, spesso preso di mira da tali accuse'.
Il caso è nato da un'indagine del 2021 della procura di Parigi, in seguito ad avvisi interni della CGT Hotel, dove Levy ha servito come segretario generale fino al 2022. I fondi provenivano dai conti personali di formazione dei dipendenti (CPF) destinati ad azioni di formazione professionale. I giudici d'appello hanno stabilito che le fatture erano regolari e approvate da organismi competenti, scartando qualsiasi intento fraudolento.
Questa assoluzione arriva in mezzo a tensioni giudiziarie più ampie intorno ai sindacati francesi, con diversi casi simili portati in tribunale negli ultimi anni. Potrebbe rafforzare la posizione della CGT contro le critiche ricorrenti sulla gestione dei fondi. Levy, che ha sospeso le attività sindacali durante il procedimento, prevede di riprendere il suo coinvolgimento.