Il Tribunale orale federale n. 7 dell'Argentina ha respinto la richiesta di archiviazione anticipata dell'ex presidente Cristina Fernández de Kirchner nel caso 'Cuadernos de las coimas', confermando che il processo orale inizierà il 6 novembre. La difesa ha sostenuto che era coperto dall'assoluzione per associazione illecita nel caso Vialidad, ma i giudici hanno stabilito che i fatti e le persone coinvolte sono diversi.
Il 23 ottobre 2025, il Tribunale orale federale n. 7, composto dai giudici Enrique Méndez Signori, Germán Castelli e Fernando Canero, ha respinto l'argomentazione della difesa di Cristina Fernández de Kirchner. L'ex presidente, che sta scontando attualmente una pena di 6 anni di arresti domiciliari e l'inesigibilità perpetua per cariche pubbliche per amministrazione fraudolenta nel caso Vialidad, ha richiesto l'archiviazione anticipata invocando la 'res judicata' sulla base della sua assoluzione per associazione illecita in quel fascicolo.
I giudici hanno determinato che i fatti contestati nel caso 'Cuadernos de las coimas' non sono coperti dalla sentenza precedente, poiché coinvolgono elementi diversi, inclusi decine di imputati e centinaia di testimoni. Questa indagine si concentra su un presunto sistema illegale di raccolta di tangenti durante il governo kirchnerista, in cui gli imprenditori avrebbero pagato mazzette in cambio di contratti statali e benefici indebiti.
Il processo orale è previsto per iniziare il 6 novembre 2025, consentendo alle accuse di corruzione contro Kirchner di procedere. Questa decisione rappresenta un colpo per l'ex leader, che affronta molteplici procedimenti giudiziari. Fonti giudiziarie notano che il tribunale manterrà l'accusa ferma, al fine di chiarire le irregolarità delineate nei famosi quaderni che dettagliano presunti pagamenti illeciti.