Dupond-Moretti accusa Philippe di slealtà verso Macron

Éric Dupond-Moretti, ex ministro della Giustizia, ha criticato aspramente Édouard Philippe durante un'apparizione su Public Sénat, accusando il sindaco di Le Havre di una slealtà palese nei confronti di Emmanuel Macron. Ha descritto l'atteggiamento di Philippe come 'scandaloso', paragonandolo alla scala Richter per i terremoti. Questo attacco arriva in mezzo alle tensioni post-crisi politica.

Dalla crisi politica seguita alla formazione del breve governo 'Lecornu 1' all'inizio di ottobre, Éric Dupond-Moretti sta godendo della sua ritrovata libertà di parola. Apparso su Public Sénat, ha lanciato nuove frecciate contro due ex primi ministri sotto Emmanuel Macron: Édouard Philippe (2017-2020) e Gabriel Attal (gennaio-settembre 2024), entrambi ora distanziati dal loro ex mentore.

Édouard Philippe, sindaco di Le Havre (Seine-Maritime), ha esortato il presidente a pianificare le sue dimissioni dopo l'adozione del bilancio, definendolo l''unica decisione dignitosa' per evitare 'diciotto mesi di incertezza e crisi'. Su France 2 ha dichiarato: 'Ho molto rispetto per il presidente che mi ha nominato primo ministro, ma non gli devo nulla', abbracciando una rottura in vista delle elezioni presidenziali del 2027, in cui si candida per Horizons.

Dupond-Moretti ha ribattuto con veemenza: 'Signor Philippe, lei gli deve tutto'. Ha denunciato l'atteggiamento di Philippe come 'scandaloso', affermando: 'Egli è per la lealtà ciò che Richter è per il terremoto, una referenza'. L'ex avvocato ha ricordato la promessa di lealtà di Philippe al momento di lasciare il governo: 'Aveva promesso [...] che sarebbe stato totalmente leale al presidente. Niente affatto, è una promessa notturna'.

Ha aggiunto: 'Ecco qualcuno che vuole accedere alla presidenza della Repubblica che snatura e sfilaccia la funzione che mira a ricoprire'. Sulla presidenza, Dupond-Moretti ha enfatizzato: 'Perché, a meno che non mi sbagli, l'elezione del presidente è per cinque anni, è un quinquennio. E se diventa geometria variabile, al capriccio di un'opinione pubblica volubile, allora distruggiamo la funzione presidenziale e sfilacciamo la Quinta Repubblica'.

Gabriel Attal, capo di Renaissance, non è stato risparmiato, etichettato come una mera 'creazione del presidente'. Tre settimane prima, su BFMTV, Dupond-Moretti aveva già detto: 'Alcuni ratti stanno abbandonando la nave'. Questi scambi evidenziano le divisioni all'interno della maggioranza macronista.

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