Elián González riappare in interviste su Cuba

Venticinque anni dopo il suo caso internazionale, Elián González, ora ingegnere industriale e deputato nell’Assemblea nazionale di Cuba, ha concesso interviste al 9° incontro continentale di solidarietà con Cuba in Messico. Ha difeso i successi della Rivoluzione cubana e ha incolpato l’embargo USA per i problemi attuali. Il pezzo di opinione critica le sue vedute come influenzate dal governo cubano.

Elián González, che nel 2000 divenne un simbolo della lotta cubana dopo il naufragio con sua madre e il ritorno a Cuba per decisione giudiziaria, è riapparso sotto i riflettori. A 31 anni, durante il 9° incontro continentale di solidarietà con Cuba in Messico, ha condiviso le sue opinioni in diverse interviste. È ora ingegnere industriale, deputato nell’Assemblea nazionale di Cuba e imprenditore privato nella provincia di Matanzas.

Nelle sue dichiarazioni, González ha descritto il Cuba prerivoluzionario come «un Cuba saccheggiato, un Cuba povero, una popolazione che veniva sterminata, una popolazione che viveva sotto una vera tirannia, una popolazione a cui venivano tolti i diritti». Ha elogiato i progressi in istruzione, sanità pubblica, cultura e sport sotto la Rivoluzione, sebbene il pezzo di opinione noti che questi settori affrontano oggi gravi carenze.

Incolpa il «blocco» USA per i problemi economici, affermando che si tratta di «una strozzatura del popolo, non del governo» e che impedisce un «flusso economico normale con altri paesi». Ha suggerito che, una volta migliorata l’economia, «molti dei cubani emigrati torneranno volentieri perché i cubani sono molto patriottici e orientati alla famiglia». Il testo di opinione mette in dubbio ciò, argomentando che i ritorni dipenderanno da cambiamenti politici e criticando le politiche governative come debiti non pagati e ostacoli agli investitori.

L’autore, Francisco Acevedo, accusa González di essere stato indottrinato e di beneficiare di privilegi, ignorando la povertà, la repressione e l’emigrazione di massa a Cuba. Ricorda che la madre di González morì nel tentativo di portarlo negli USA, motivata dal Cuban Adjustment Act, e lo esorta a mettere in discussione il sistema piuttosto che difenderlo.

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