Il ministro degli Esteri esorta i giovani a fidarsi degli esami diplomatici

Il Ministro degli Affari Esteri, Emigrazione ed Egiziani all'Estero dell'Egitto, Badr Abdelatty, ha esortato i neolaureati a candidarsi agli esami diplomatici del ministero con piena fiducia nella loro trasparenza e equità. Nel primo episodio del nuovo podcast del ministero, Diplocast, ha incoraggiato i candidati a non esitare, notando che gli esami selezionano individui capaci per rappresentare l'Egitto all'estero. Ha condiviso la sua storia professionale e discusso questioni regionali e globali.

Al Cairo il 21 ottobre, Badr Abdelatty, Ministro degli Affari Esteri, Emigrazione ed Egiziani all'Estero, ha parlato nel primo episodio del nuovo podcast del ministero, Diplocast. Ha invitato i neolaureati a candidarsi agli esami diplomatici senza esitazione, sottolineando che selezionano individui capaci per rappresentare l'Egitto all'estero.

Abdelatty ha raccontato di essere entrato nel ministero nel 1989, notando che il suo interesse per la diplomazia è iniziato nell'infanzia mentre cresceva ad Assiut. Ha discusso l'impatto di eventi nazionali, inclusi l'incontro con il presidente Anwar Sadat e la testimonianza della violenza seguita all'assassinio di Sadat. Ha anche menzionato di aver ottenuto il primo posto nell'Alto Egitto agli esami superiori e la sua precoce esposizione alla politica attraverso il padre, che ha plasmato il suo senso di servizio nazionale.

Ha descritto il servizio come ministro degli Esteri durante crisi regionali e globali come una pesante responsabilità che porta con orgoglio. Ha definito l'ultimo decennio un momento decisivo nella storia moderna dell'Egitto, attribuendo la sopravvivenza e la stabilità del paese alla resilienza nazionale e a una leadership forte.

Riguardo alla Grande Diga del Rinascimento Etiope, il ministro ha dichiarato che gli sforzi diplomatici si sono completamente bloccati a causa delle azioni unilaterali dell'Etiopia e del rifiuto di accettare principi di base del diritto internazionale. Ha confermato che l'Egitto si riserva il diritto di difendere la sua sicurezza idrica in caso di danni, in conformità con le norme giuridiche internazionali.

Abdelatty ha anche discusso la campagna internazionale che ha portato all'elezione di Khaled al-Enany come Direttore Generale dell'UNESCO, descrivendola come uno sforzo nazionale coordinato che ha coinvolto decine di visite a paesi e il sostegno presidenziale. Ha concluso che la pace non può essere ottenuta con la forza e che l'Egitto crede nella risoluzione dei conflitti attraverso mezzi politici e diplomatici. Ha evidenziato l'importanza della comprensione culturale, della cooperazione internazionale e di istituzioni come l'UNESCO per ridurre le tensioni e promuovere una pace a lungo termine.

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