La Francia ha ripreso discretamente le evacuazioni di palestinesi da Gaza, con 20 individui riportati indietro questa domenica dal Quai d’Orsay. Il processo è stato interrotto durante l’estate in seguito a uno scandalo riguardante post antisemiti di uno studente gazano. Controlli rafforzati hanno permesso questo riavvio cauto.
Venti palestinesi sono stati evacuati dalla Striscia di Gaza in Francia questa domenica, secondo una fonte diplomatica citata da Le Figaro, confermando i resoconti di Libération. Si tratta principalmente di studenti con borsa di studio. Inizialmente prevista per un gruppo più grande, l’operazione è stata ridotta all’ultimo momento a causa della mancanza di autorizzazioni necessarie. «Queste operazioni [...] che richiedono l’impegno totale di tutti i servizi statali con il supporto della rete diplomatica, dipendono da autorizzazioni locali necessarie per uscire dall’enclave e transitare in Francia», spiega la fonte, sottolineando la «difficoltà straordinaria sul terreno e il rischio molto alto» per gli evacuati e gli operatori del convoglio.
Questi studenti sono attesi in Francia martedì prossimo. Coloro che sono stati esclusi da questa ondata saranno inclusi in un’operazione futura. Il processo è gestito da una cellula di crisi istituita due anni fa al consolato francese a Gerusalemme, che si rivolge a cittadini francesi, loro familiari, personale dell’Istituto Francese a Gaza, titolari di borse di studio e figure palestinesi legate alla Francia. Le liste sono preparate dal centro di crisi del Quai d’Orsay, controllate per la sicurezza dalle autorità israeliane, processate per i visti dal posto consolare e revisionate nei fascicoli di polizia dal Ministero dell’Interno.
Entro aprile 2025, circa 500 persone erano già state evacuate dal 7 ottobre 2023. «In questi sforzi, ci assicuriamo scrupolosamente che coloro che vengono evacuati nel nostro paese rispettino i valori e i principi della Repubblica», dichiara la fonte diplomatica.
Le evacuazioni sono state sospese durante l’estate dopo la scoperta di post antisemiti sui social media di Nour Atallah, una studentessa gazana di 25 anni con una borsa di studio «France Excellence» per Sciences Po Lille. Posta in custodia cautelare e indagata per «apologia del terrorismo e apologia di crimini contro l’umanità», ha lasciato la Francia per il Qatar. I ministri dell’Interno e degli Affari Esteri si sono attribuiti a vicenda la colpa della svista. Un’indagine interna ha portato a una sospensione immediata annunciata il 1º agosto da Jean-Noël Barrot, con una rivalutazione di tutti gli arrivi. I controlli rafforzati hanno permesso da allora di riprendere le operazioni.