Jordan Bardella rifiuta per ora l'alleanza con Bruno Retailleau

Il leader del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha escluso qualsiasi alleanza immediata con Bruno Retailleau, il nuovo capo dei Repubblicani, durante un'apparizione su LCI mercoledì sera, sfidando l'appello del suo alleato Éric Ciotti. Bardella ha criticato la posizione poco chiara di Retailleau sulle mozioni di sfiducia e le sue politiche migratorie sotto Macron. Questa posizione evidenzia le tensioni continue nella destra nonostante i sondaggi che favoriscono l'unità.

Su LCI il 15 ottobre 2025, Jordan Bardella, erede di Marine Le Pen al Rassemblement National (RN), si è distanziato dalla proposta di Éric Ciotti, presidente dell'UDR, che ha chiesto un 'cambiamento nelle alleanze di destra' verso il blocco nazionalista indirizzato a Bruno Retailleau, il nuovo leader dei Repubblicani (LR) dopo l'uscita dal governo.

Bardella è rimasto inflessibile, rifiutando di tendere la mano all'ex ministro dell'Interno. Sottolinea la mancanza di chiarezza di Retailleau sulle mozioni di sfiducia contro il governo 'Lecornu 2', specialmente dopo la promessa del primo ministro di sospendere la riforma delle pensioni. 'I LR si preparano a rinnegare le loro stesse convinzioni rispetto a ciò che hanno difeso finora', ha dichiarato, esprimendo 'compassione' per gli elettori LR che si sentono 'traditi'.

Il leader del RN mette anche in dubbio la credibilità dei LR sulla riforma delle pensioni, una 'linea rossa', e accusa Retailleau di aver permesso un record di 400.000 ingressi stranieri nel 2024 come ministro dell'Interno di Macron. 'Perché oggi, in questo momento in cui parliamo, questa alleanza non è possibile con l'attuale presidente dei Repubblicani? Perché il signor Retailleau è stato ministro dell'Interno di Emmanuel Macron', ha precisato.

Bardella rimpiange che Retailleau non abbia lasciato il governo per questioni politiche come l'Algeria o l'Aiuto Medico dello Stato (AME), ma per posti ministeriali. Si prende gioco del vendéano per aver seduto accanto a socialisti come Elisabeth Borne. Tuttavia, Bardella ricorda la sua coalizione del 2024 con Ciotti e nota che il 52% dei francesi favore un'unione di destra secondo un sondaggio Ifop per Valeurs actuelles.

Resta aperto ad alleanze in uno scenario di maggioranza relativa post-scioglimento, ma esclude di lavorare con Valérie Pécresse o Frédéric Jeanbrun, considerati 'macronizzati'. Al contrario, Marine Le Pen, su France Inter, favorisce un'unione 'nazionale' basata sull'interesse nazionale, aperta ai patrioti di tutte le parti.

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