Les Républicains hanno sospeso sei dei loro ministri mercoledì 22 ottobre, che si sono uniti al governo Sébastien Lecornu II nonostante le istruzioni del partito. I ministri coinvolti, tra cui Annie Genevard e Rachida Dati, si erano ritirati dai loro ruoli nel partito pur riaffermando il loro attaccamento a LR. Questa decisione, votata in una riunione del bureau politico, divide il partito tra leadership e parlamentari.
Il partito Les Républicains (LR) ha annunciato mercoledì 22 ottobre la sospensione di sei ministri dalle sue file che si sono uniti o rimasti nel governo «Lecornu II» guidato da Sébastien Lecornu. Questi ministri – Annie Genevard (Agricoltura), Rachida Dati (Cultura), Philippe Tabarot (Trasporti), Vincent Jeanbrun (Abitazione), Sébastien Martin (Industria) e Nicolas Forissier (Commercio estero) – hanno disubbidito alle istruzioni del presidente LR Bruno Retailleau, che aveva sostenuto la non partecipazione dopo la sua uscita dal Ministero dell'Interno a seguito della formazione del primo governo Lecornu.
All'inizio della giornata, i sei ministri hanno dichiarato di essersi «ritirati da tutte le funzioni» all'interno del partito pur riaffermando il loro «attaccamento» a LR. In una riunione serale del bureau politico, la misura di sospensione – proposta dal segretario generale Othman Nasrou – è stata approvata per votazione, senza esclusione formale. Una versione iniziale del comunicato si riferiva a ministri che «non erano più membri» del partito, una frase rapidamente rimossa.
Diversi esponenti si sono opposti, tra cui Jean-François Copé, Xavier Bertrand e Laurent Wauquiez, capo dei deputati LR. In una dichiarazione, LR ha giustificato la decisione notando che il governo, «ora sotto la mano diretta di Emmanuel Macron» e allineato a «un'orientamento di sinistra», avrebbe significato «rinunciare all'indipendenza e alle convinzioni» del partito.
Vincent Jeanbrun ha inviato una lettera a Retailleau criticando la sua «scelta improvvisa di lasciare il governo precipitosamente». Retailleau, che intende dedicarsi completamente a LR e al Senato, aveva dichiarato martedì su Le Figaro che il progetto di bilancio era «invotabile per la destra». Il bureau politico ha nominato Roger Karoutchi per sostituire Annie Genevard come capo della Commissione Nomine, con Patrick Hetzel e Nadine Morano come vicepresidenti.