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Sébastien Lecornu conclude missione per evitare lo scioglimento

Resigned Prime Minister Sébastien Lecornu on France 2, announcing resolution to French political crisis and upcoming prime minister appointment.
09 ottobre 2025
Riportato dall'IA

Il primo ministro dimissionario Sébastien Lecornu ha dichiarato su France 2 mercoledì sera che la sua missione di 48 ore, assegnata da Emmanuel Macron per risolvere la crisi politica, è terminata. Ha affermato che esiste una via senza sciogliere l'Assemblea Nazionale e che un nuovo primo ministro sarà nominato entro 48 ore. L'Eliseo ha confermato questa nomina imminente, sottolineando una maggioranza contro lo scioglimento e una piattaforma per approvare il bilancio entro fine dicembre.

Sébastien Lecornu, nominato primo ministro lunedì prima di dimettersi il giorno dopo a causa di tensioni partitiche, ha condotto consultazioni intensive per 48 ore per identificare una piattaforma di stabilità. Mercoledì pomeriggio si è recato all'Eliseo per riferire i suoi risultati a Emmanuel Macron, prima della sua apparizione nel telegiornale delle 20 di France 2.

Nell'intervista, Lecornu ha certificato che «c'è una maggioranza assoluta nell'Assemblea che rifiuta lo scioglimento», aggiungendo che «è possibile una via» per un compromesso sul bilancio, anche se «difficile». Ha menzionato una «piattaforma di stabilità» e stimato che il presidente potrebbe nominare un successore «entro 48 ore», prima della presentazione del bilancio 2026 prevista per lunedì. Sulla riforma delle pensioni, richiesta in sospensione dalla sinistra, ha riconosciuto una «ferita democratica» derivante dall'uso del 49.3 nel 2023, notando un costo di almeno «tre miliardi di euro» nel 2027 per una pausa, senza annunciarla formalmente. Ha sottolineato la necessità di dibattito, avvertendo contro la «negazione demografica».

L'Eliseo ha ringraziato Lecornu per il suo lavoro, confermando una maggioranza contro lo scioglimento e un possibile bilancio entro il 31 dicembre. Le reazioni partitiche evidenziano divisioni: la sinistra, tramite Olivier Faure e Marine Tondelier, chiede un primo ministro di sinistra e la sospensione delle pensioni; Bruno Retailleau (LR) si oppone fermamente a quest'ultima; Marine Le Pen (RN) denuncia «chiacchiere» e chiama alle elezioni; Jean-Luc Mélenchon (LFI) propone un'elezione presidenziale anticipata.

Lecornu ha anche escluso le dimissioni di Emmanuel Macron, dichiarando: «non è il momento di cambiare presidente». Un progetto di legge di bilancio sarà presentato lunedì, con un appello all'indulgenza parlamentare. Questi sviluppi allontanano temporaneamente lo spettro di un nuovo scioglimento, ma la crisi persiste in un'Assemblea frammentata.

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