Sébastien Lecornu sopravvive al voto di sfiducia all'Assemblea Nazionale

Il primo ministro Sébastien Lecornu è sfuggito per un soffio a due mozioni di sfiducia il 16 ottobre, mancando di 18 voti la sconfitta. I socialisti si sono astenuti in gran parte, consentendo una stabilità temporanea. I dibattiti sul bilancio inizieranno il 24 ottobre.

Visibilmente sollevato, il primo ministro Sébastien Lecornu ha dichiarato 'au travail!' – o 'al lavoro!' – mentre lasciava a piedi l'Assemblea Nazionale per recarsi a Matignon il 16 ottobre. Pochi istanti prima, aveva superato la sua prima grande prova al Palazzo Borbone sopravvivenendo alle mozioni di sfiducia presentate dai gruppi La France Insoumise (LFI) e Rassemblement National (RN), subito dopo la sua nomina e prima della sua dichiarazione di politica generale.

Questo esito fornisce al Parlamento almeno qualche settimana di apparente stabilità dopo un'impasse tecnica da metà luglio. I dibattiti sul bilancio in sessione pubblica inizieranno venerdì 24 ottobre, all'interno di una tempistica già stretta per l'adozione.

'Mostra che tra i deputati c'è la volontà di trovare una via per il paese invece di tornare alla crisi', si è rallegrato Ludovic Mendes, deputato di Renaissance della Mosella. Uscendo dall'aula, la presidente dell'Assemblea Nazionale Yaël Braun-Pivet (Renaissance), che aveva parlato con Lecornu prima dei risultati, ha accolto con favore il fatto che il paese ora abbia 'una stabilità governativa che può radicarsi'.

Nonostante questa tregua, le opposizioni promettono uno scontro duro con il primo ministro nei dibattiti imminenti.

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