Assemblea generale ONU approva risoluzione contro il blocco su Cuba

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede la fine del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba, con 165 voti a favore, sette contrari e 12 astensioni. Questo voto segna il peggior sostegno diplomatico per Cuba nella storia di queste risoluzioni annuali. Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez l'ha descritto come una vittoria per il suo paese.

La risoluzione, intitolata «La necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d'America contro Cuba», è stata promossa dal governo cubano e votata il 30 ottobre 2025. Ha ricevuto 165 voti a favore, sette contrari — Stati Uniti, Israele, Argentina, Paraguay, Macedonia del Nord, Ungheria e Ucraina — e 12 astensioni da paesi come Albania, Bosnia ed Erzegovina, Costa Rica, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Lettonia, Lituania, Marocco, Moldova, Romania e Polonia.

Dal 1992, l'Assemblea generale vota su questa risoluzione quasi annualmente, con risultati schiacciantemente favorevoli a Cuba. Nel 2016 ha raggiunto il picco di consenso con 191 voti a favore e nessuno contrario, coincidente con il riavvicinamento tra Barack Obama e Raúl Castro. Nel 2024 ha ottenuto 187 voti a favore. Tuttavia, quest'anno rappresenta una significativa perdita di sostegno, poiché è la prima volta che più di quattro paesi votano contro e le astensioni non sono state così alte dal 1998.

Durante il dibattito preliminare, c'è stato uno scambio teso tra le delegazioni cubana e statunitense. Il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez ha interrotto l'ambasciatore statunitense Mike Waltz, accusandolo di «mentire in modo grossolano» ed esprimersi con «grossolanità e arroganza» inappropriate per il forum. Waltz ha replicato che il regime cubano «opprime il proprio popolo» e utilizza le risorse del paese per mantenere lo «status elitario» dei suoi leader, definendo il governo dell'Avana una «legislatura comunista illegittima».

In totale, l'ONU ha adottato 33 risoluzioni di questo tipo, con un impatto più simbolico che pratico. Questo voto avviene in mezzo a una crisi economica e sociale senza precedenti a Cuba, con carenze croniche, blackout, collasso dei servizi sanitari e un esodo migratorio di massa. Gruppi di solidarietà in Spagna, come il Movimento Statale di Solidarietà con Cuba (MESC), che comprende 65 organizzazioni, hanno applaudito la risoluzione da Madrid.

Il cambiamento nelle tendenze diplomatiche riflette un distanziamento di diversi paesi latinoamericani ed europei che tradizionalmente sostenevano L'Avana, erodendo il racconto ufficiale di Cuba come vittima del blocco.

Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per l'analisi per migliorare il nostro sito. Leggi la nostra politica sulla privacy per ulteriori informazioni.
Rifiuta