L'assemblea del distretto di Hortaleza a Madrid ha approvato una proposta del PSOE per onorare i murales di Portugalete del 1975, un'azione di quartiere che ha salvato le case dalla demolizione alla fine dell'era Franco. PP e Más Madrid hanno sostenuto l'iniziativa, mentre Vox si è opposta. L'omaggio include una mostra, una targa commemorativa e una ricreazione del murales.
Il 17 ottobre 2025, l'assemblea del distretto di Hortaleza a Madrid ha approvato la proposta del PSOE per commemorare i murales di Portugalete. Questa azione del 1975 ha coinvolto residenti e artisti rinomati come Juan Genovés, Lucio Muñoz e Arcadio Blasco, che hanno dipinto le facciate degli edifici su Calle Tántalis per prevenire la demolizione del quartiere 'Casas Bajas' nell'ambito del Plan parcial de Ciudad Lineal, che prevedeva un'autostrada per l'aeroporto e grandi blocchi edilizi.
La sfida del quartiere era semplice: 'Se vogliono abbattere le case, che lo facciano con opere d'arte.' Lo sforzo ha fermato la demolizione e ha attirato attenzione internazionale sui giornali negli ultimi mesi della dittatura franchista. Portugalete, con circa 200 abitazioni precarie sparse nei campi, mancava di acqua corrente, pavimentazione e illuminazione stradale; i suoi residenti provenivano principalmente da Castiglia, Estremadura e Andalusia.
La proposta è passata con i voti del PP, che detiene la maggioranza assoluta, del PSOE e di Más Madrid; Vox è stata l'unica oppositrice. Gustavo Galiani, portavoce del PP, ha giustificato: 'Recuperare quella memoria non è solo giusto ma anche necessario', definendo i murales 'uno dei capitoli più singolari della storia culturale e di quartiere del distretto.' Jorge Donaire del PSOE ha ringraziato il sostegno e dichiarato: 'Chiediamo un riconoscimento giusto di un evento culturale e civico che onora la storia di Hortaleza, perché ricordare coloro che hanno difeso il loro quartiere con l'arte è anche un modo per costruire un futuro dalla cultura, dall'identità e dall'orgoglio di appartenenza'.
Donaire ha espresso sorpresa per il sostegno del PP e ha evidenziato il carattere 'trasgressivo' dell'azione: 'Nel 1975 stavamo ponendo fine a un periodo molto oscuro e l'arte è stata usata come strumento per fermare un'iniziativa speculativa che mirava a cancellare un quartiere e che è fallita.' José María Julián, presidente dell'Associazione di Quartiere di Portugalete nel 1975 e oggi 97enne, ha accolto con favore il recupero della memoria: 'È molto interessante evidenziare ciò che fu fatto allora e sottolineare la solidarietà, perché i murales furono il risultato di un'enorme collaborazione tra vicini e artisti, creando un museo all'aperto'.
L'omaggio comprende tre elementi: una mostra commemorativa al Silo de Hortaleza con materiali grafici, documentari e audiovisivi; una targa su Calle Tántalis per il 50° anniversario; e una ricreazione del murales di Arcadio Blasco, un pioniere locale morto nel 2013.