Rischi di bilancio 2026 per le famiglie più povere della Francia

Tre mesi dopo che l'Insee ha segnalato un aumento record della povertà in Francia nel 2023, che ha colpito il 15,4% della popolazione, i progetti di legge sul finanziamento per il 2026 delle finanze e della sicurezza sociale propongono misure di risparmio che potrebbero aumentare il numero di persone povere. Queste includono il congelamento delle prestazioni sociali e altri tagli che impattano sulle famiglie a basso reddito.

I progetti di legge sul finanziamento per il 2026 delle finanze e della sicurezza sociale, resi pubblici martedì 14 ottobre, mirano a risparmi che potrebbero influenzare direttamente le famiglie molto modeste. Una misura chiave, un 'anno bianco', congela gli importi delle prestazioni sociali indicizzate, evitando spese per 3,8 miliardi di euro. Colpite sono il revenu de solidarité active (RSA), la prime d'activité, le pensioni di ritiro, l'allocation de solidarité aux personnes âgées (ex minimum vieillesse), l'allocation aux adultes handicapés (AAH), gli aiuti all'abitazione come le aides personnalisées au logement (APL) e gli assegni familiari.

Questa decisione ha suscitato aspre critiche da parte delle associazioni contro la povertà. Altre misure aumentano i rischi: il raddoppio delle franchigie mediche, la fine degli APL per studenti non UE senza borsa di studio e la riduzione del finanziamento per l'edilizia sociale. In compenso, i crediti per il pacte des solidarités aumentano di 5 milioni di euro, l'aiuto alimentare di 10 milioni e gli sforzi contro la senzatetto di 110 milioni di euro.

Queste proposte arrivano in mezzo a un'impennata record della povertà, evidenziando le tensioni tra vincoli fiscali e bisogni sociali.

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