Dibattito sull'esclusione degli asset professionali dalla tassa Zucman
Il Medef francese critica la tassa Zucman sostenendo l'esclusione degli asset professionali, ma Gabriel Zucman ribatte che ciò svuoterebbe la tassa della sua sostanza. Questa controversia emerge in mezzo a riforme fiscali mirate alle grandi fortune in Francia. Gli argomenti di entrambe le parti evidenziano tensioni sulla tassazione dei più ricchi.
La tassa Zucman, un'imposta sul patrimonio proposta che mira ai più ricchi di Francia, è al centro di un acceso dibattito. Introdotta nell'ambito di sforzi di riforma fiscale, mira a ripristinare l'equità concentrandosi sulle grandi fortune. Il 2 ottobre 2025, Gabriel Zucman, l'economista dietro la proposta, ha pubblicato un'op-ed su Le Monde difendendo l'inclusione degli asset professionali.
Zucman sostiene che «escludere gli asset professionali svuoterebbe la tassa della sua sostanza e esenterebbe le maggiori fortune dalla tassa destinata a colpire proprio loro». Secondo lui, una tale esclusione minerebbe l'efficacia della tassa, permettendo agli ultraricchi di sfuggire al suo ambito. Questa posizione si inserisce in una lotta più ampia contro la disuguaglianza, in cui gli asset professionali – spesso detenuti da imprese familiari o dirigenti – non dovrebbero essere protetti.
Nel frattempo, il Medef, il principale sindacato datoriale francese, ha lanciato un attacco alla tassa. Un articolo nella sezione Décodeurs de Le Monde lo stesso giorno descrive questo sforzo come «goffo». Il Medef sostiene l'esclusione degli asset professionali, affermando che sono vitali per l'attività economica e che tassarli ostacolerebbe investimenti e posti di lavoro. Questo riflette le preoccupazioni delle imprese su quella che vede come una tassazione punitiva.
Il dibattito contrappone la visione progressista di Zucman agli interessi economici del Medef. Non emergono contraddizioni significative nelle fonti, ma le prospettive differiscono sugli impatti economici: Zucman vede l'esclusione come una protezione delle fortune, mentre il Medef considera l'inclusione una minaccia alla competitività. Questa controversia potrebbe influenzare le imminenti discussioni legislative sulla tassazione del patrimonio in Francia, dove la tassa Zucman è considerata uno strumento chiave per finanziare misure sociali.