In cerca di risparmi, il governo francese pianifica di posticipare l'incremento delle indennità familiari dal secondo figlio fino ai 18 anni, rispetto ai 14 attuali. Previsto per marzo 2026, il cambiamento risparmierebbe circa 200 milioni di euro. Mira a finanziare un nuovo congedo per nascita in mezzo a pressioni sul bilancio.
L'Agence France-Presse (AFP) ha appreso venerdì 17 ottobre dal Ministero della Salute che il governo francese sta preparando un decreto per posticipare la rivalutazione delle indennità familiari dal secondo figlio dai 14 ai 18 anni. L'incremento attuale, a 14 anni, fornisce un aiuto mensile da 18,88 a 75,53 euro a seconda del reddito del nucleo familiare.
Il ministero giustifica la riforma con uno studio recente della Direction de la recherche, des études, de l'évaluation et des statistiques (Drees), che mette in discussione la differenza di costo tra bambini sotto e sopra i 14 anni e raccomanda la soglia dei 18 anni. «È giustificato che il livello di supporto [per le indennità familiari] si adatti al livello di spesa generato dal bambino, in linea con lo scopo di questo beneficio», ha dichiarato il ministero all'AFP. Questi risparmi sono necessari «per finanziare un ambizioso congedo per nascita in un contesto di tensione sulle finanze pubbliche e sui conti della sicurezza sociale».
Questo nuovo congedo per nascita si aggiungerebbe ai congedi di maternità e paternità esistenti, consentendo a ciascun genitore fino a due mesi extra per accogliere il loro figlio. Il progetto di decreto sarà esaminato insieme al disegno di legge sul bilancio della sicurezza sociale, con audizioni dei ministri che iniziano martedì dalla commissione per gli affari sociali, prima di arrivare all'Assemblea Nazionale all'inizio di novembre.
Se approvato, la misura entrerebbe in vigore a marzo 2026, generando risparmi di circa 200 milioni di euro quell'anno, secondo Le Parisien, confermato dal ministero.