Le basi di Junts approvano la fine del patto con il PSOE

Le basi di Junts per Catalunya hanno approvato con l'87% di sostegno la decisione di rompere il patto di investitura con il PSOE, con il 66% di partecipazione dei membri. La consultazione online, terminata giovedì, conferma la strategia annunciata da Carles Puigdemont lunedì a Perpignano. Il partito adotterà un'opposizione caso per caso senza forzare elezioni o mozioni di censura.

La rottura del patto di investitura tra Junts per Catalunya e il PSOE è stata finalizzata a seguito di una consultazione con le basi conclusa il 30 ottobre 2025. Con 6.300 affiliati secondo i dati ufficiali, il 66% ha partecipato al voto online iniziato mercoledì e chiuso alle sei di sera di giovedì. La domanda posta era: «Sei d'accordo con la proposta dell'esecutivo di considerare l'accordo di investitura con il PSOE finalizzato a causa delle reiterate violazioni dei suoi impegni?». I risultati mostrano l'86,9% a favore, il 10,2% contro e il 2,8% bianche, per un sostegno approssimativo dell'87% come annunciato dal partito.

La decisione è stata validata dal Consell Nacional martedì, dopo l'annuncio dell'esecutivo lunedì a Perpignano, in Francia. Lì, Carles Puigdemont, leader di Junts, ha dichiarato: «Un patto che non viene eseguito è un accordo rotto». Ha aggiunto: «La dirigenza di Junts ha deciso di rompere il suo sostegno al Governo ed esercitare l'opposizione», senza specificare impatti particolari. Puigdemont ha respinto l'idea di forzare elezioni o una mozione di censura con PP e Vox, partiti che, secondo lui, sono lontani dall'aiutare la Catalogna.

Il segretario generale, Jordi Turull, ha spiegato che il voto di Junts sarà deciso in Congresso senza negoziazioni privilegiate, pur essendo aperto a questioni positive per la Catalogna. Questa tattica riecheggia il «metodo Junts» difeso da Puigdemont a luglio: valutare se le misure beneficino i catalani, rispettino le competenze e l'identità, e avanzino verso l'indipendenza.

Il governo di Pedro Sánchez minimizza l'impatto. Nella sua apparizione al Senato mercoledì, Sánchez ha risposto al rappresentante di Junts Eduard Pujol: «Arrivate qui dicendo di essere passati all'opposizione e non lo capisco bene, perché vi siete sempre vantati di essere all'opposizione». L'Esecutivo ritiene di poter negoziare voto per voto, come nella recente legge sull'attenzione al cliente che impone il servizio in catalano, galiziano e basco, approvata con il sostegno di Junts.

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