Operazione Caudal smantella reti di furto d'acqua nello stato del Messico

Il governo dello stato del Messico ha lanciato l'Operazione Caudal per smantellare reti criminali che rubano e vendono illegalmente acqua in 48 municipalità. Le autorità hanno perquisito pozzi clandestini e cisterne, arrestando sette persone e sequestrando centinaia di veicoli. L'acqua veniva venduta fino al 59% sopra i prezzi regolamentati, senza adeguata potabilizzazione.

L'Operazione Caudal è iniziata nelle prime ore del 24 ottobre 2025, coordinata dalla Mesa de la Paz guidata dalla governatrice Delfina Gómez Álvarez. Ha coinvolto forze federali come il Segretariato della Difesa Nazionale, la Marina, la Guardia Nazionale e la Commissione Nazionale dell'Acqua (Conagua), insieme ad autorità statali e municipali di sicurezza e acqua.

Le operazioni hanno preso di mira municipalità chiave, tra cui Ecatepec, Nezahualcóyotl, Naucalpan, Tlalnepantla, Toluca, Cuautitlán, Chalco, Texcoco e Valle de Bravo. Le autorità sono intervenute in 189 proprietà attraverso 142 perquisizioni giudiziarie e 47 ispezioni, localizzando 51 pozzi clandestini e 138 prelievi illegali d'acqua. Sono stati sequestrati 322 autobotti cisterna per acqua, 37 veicoli aggiuntivi, e arrestate sette persone colte in flagranza per reati tra cui possesso illegale di armi, attacchi pericolosi e offese al servizio pubblico e alla distribuzione dell'acqua.

L'Ufficio del Procuratore Generale dello Stato del Messico (FGJEM) ha identificato catene di commercio illecito gestite da organizzazioni sociali che si spacciano per sindacati, come l'Unione Nazionale dei Sindacati e Organizzazioni (USON), l'Alleanza dei Trasportatori Auto, Commercianti e Affiliati del Messico (ACME), Los 300, Libertad, 25 de Marzo, 22 de Octubre e Chokiza. Queste reti, in collusione con commissariati ejidali e funzionari, estraevano acqua da pozzi non autorizzati o deviavano reti pubbliche, distribuendola tramite autobotti cisterna non autorizzati, inclusi rimorchi di tipo 'salchicha'.

L'acqua era solo clorata, senza processi di potabilizzazione, ponendo rischi per la salute. Il prezzo regolamentato è di 1.131 pesos per 10.000 litri per uso domestico, ma veniva venduta con sovrapprezzi: 59% a Ecatepec, 41,4% a Cuautitlán, 32,4% a Tlalnepantla e quasi il 10% a Toluca, con aumenti maggiori per usi industriali e residenziali di alto valore. I gruppi costringevano i residenti ad acquistare solo da trasportatori affiliati, contrassegnati da loghi specifici, praticando accaparramento, estorsione e spossessamento.

Il FGJEM sta già perseguendo azioni penali contro membri e funzionari coinvolti. Le operazioni non hanno interrotto le forniture ufficiali, con piani di contingenza della Commissione Acque dello Stato (CAEM) e enti municipali per garantire la provvista continua.

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