Redondo difende l'inclusione dell'aborto nella costituzione tra l'opposizione di PP e Vox

La ministra spagnola per l'Uguaglianza Ana Redondo è apparsa al Congresso per difendere una riforma costituzionale che protegge l'aborto come diritto fondamentale, citando la necessità di prevenire regressioni in mezzo alla regressione globale. Ha affrontato l'opposizione del PP, che l'ha liquidata come un paravento, e di Vox, che l'ha etichettata come il sacrificio degli innocenti. La proposta segue recenti controversie che coinvolgono leader del PP come Ayuso e Almeida.

Ana Redondo, ministra spagnola per l'Uguaglianza, ha difeso lunedì al Congresso dei Deputati una riforma dell'articolo 43 della Costituzione per includere l'interruzione volontaria di gravidanza come diritto protetto. Ha sostenuto che è essenziale in mezzo all'«onda ultra» che minaccia i progressi nei diritti delle donne in Europa e nel mondo. «Questo dibattito è necessario perché l'interruzione volontaria di gravidanza non è garantita su tutto il territorio», ha dichiarato, evidenziando le disparità nell'accesso alla sanità pubblica nelle Comunità Autonome.

Redondo ha sottolineato la responsabilità storica: «Questo dibattito è necessario a causa della regressione che vediamo a livello globale e nella nostra società, nella nostra democrazia. E questo è radicalmente pericoloso. Siamo consapevoli della nostra responsabilità storica affinché le generazioni future continuino ad avanzare nei diritti e non regrediscano».

Il PP, essenziale per la riforma, ha rifiutato di partecipare. La sua deputata Isabel Rodríguez l'ha chiamata «paravento»: «L'interruzione volontaria di gravidanza è già protetta dalla legge. Non parteciperemo alla vostra campagna della paura, facendo credere alle donne che stiamo tornando agli anni '50, perché si tratta di questioni superate e bandiere morali per dividere la società e coprire il vostro governo corrotto».

Vox è stata più dura. Reyes Romero ha accusato il governo di promuovere una «cultura della morte»: «L'unica cosa che fanno è difendere la cultura della morte, con l'aborto e l'eutanasia. Causerebbe gravi danni alla società spagnola. È una misura suicida». Ha aggiunto che sancire l'aborto significherebbe «sacrificio degli innocenti», negando che il feto sia solo cellule e rifiutando la violenza vicaria.

In risposta, Redondo ha esortato il PP a non imbiancare il negazionismo di Vox, che ha chiamato «distruttore della democrazia», avvertendo del rischio di regressione sociale.

L'iniziativa del governo segue recenti controversie, come la difesa da parte di José Luis Martínez-Almeida di un'allerta proposta da Vox su una presunta sindrome post-aborto, e il suggerimento di Isabel Díaz Ayuso che le donne abortiscano altrove dopo aver fallito nel rispettare la legge sull'obiezione di coscienza.

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