S&P declassa il rating sovrano della Francia da AA- ad A+

L'agenzia di rating Standard & Poor's ha declassato il rating sovrano della Francia da AA- ad A+ venerdì sera, citando l'incertezza persistente sulle finanze pubbliche nonostante la proposta di bilancio per il 2026. Questa decisione attesa, la terza in un anno, è attribuita in gran parte alla sospensione della riforma delle pensioni. Il ministro dell'Economia Roland Lescure la vede come un appello alla lucidità e alla responsabilità collettiva.

Standard & Poor's (S&P) ha annunciato venerdì sera la declassazione del rating sovrano della Francia da AA- ad A+ con outlook stabile. Questa decisione, originariamente prevista per il 28 novembre, è stata anticipata nonostante la presentazione della proposta di bilancio per il 2026 al Parlamento questa settimana. S&P la giustifica affermando che 'nonostante la presentazione questa settimana del progetto di bilancio per il 2026 al Parlamento, l'incertezza che grava sulle finanze pubbliche francesi rimane alta'.

Per Éric Dor, direttore degli studi economici presso l'IÉSEG School of Management, 'ciò che ha cambiato le carte in tavola è la sospensione della riforma delle pensioni', annunciata dal ministro Sébastien Lecornu questa settimana. Secondo lui, questo non avrà un impatto a breve termine sulla capacità della Francia di indebitarsi sui mercati, ma Parigi 'non è al sicuro' da uno scenario nero a più lungo termine.

Sabato mattina, il nuovo ministro dell'Economia, Roland Lescure, ha reagito su Franceinfo, prendendo atto di questa terza declassazione in un anno dopo quella di Fitch il mese scorso. 'È un appello alla lucidità, alla responsabilità', ha dichiarato, sottolineando che 'non possiamo ignorare questa nuvola'. Ha confermato la determinazione a raggiungere l'obiettivo di deficit del 5,4% del PIL per il 2025, che S&P approva, ma l'agenzia prevede il 5,3% per il 2026 contro il 4,7% del governo.

Lescure sottolinea la necessità di approvare il bilancio per il 2026 per rassicurare le agenzie: 'Il bilancio deve essere votato'. Evidenzia i punti di forza della Francia, come un'economia diversificata, una crescita resiliente e alti livelli di risparmio. Insieme alla ministra Amélie de Montchalin, si impegna a stabilizzare il debito pubblico sotto il 3% entro il 2029, accelerando nel 2026, e chiama alla responsabilità collettiva del Parlamento.

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