Sébastien Lecornu propone taglio del CVAE per il bilancio 2026
Il ministro delegato Sébastien Lecornu ha annunciato una proposta per ridurre il CVAE, un'imposta sulla produzione delle aziende, come parte del bilancio 2026. Questo avviene in mezzo a crescenti pressioni politiche prima della formazione del governo. Le chiamate a compromessi con la sinistra, in particolare il PS, mirano a evitare una mozione di censura.
Il 4 ottobre 2025, l'entourage di Sébastien Lecornu, ministro delegato al Commercio Esteriore e all'Attrattività dei Territori, ha rivelato una proposta chiave per il bilancio 2026: una riduzione del contributo sul valore aggiunto delle imprese (CVAE), un'imposta sulla produzione delle aziende. Questa misura mira ad alleviare il carico fiscale sui protagonisti economici in mezzo a tense negoziazioni sul bilancio.
Nel frattempo, Éric Lombard, CEO della Caisse des Dépôts, ha sostenuto compromessi con la sinistra, a partire dal Parti Socialiste (PS). Ha enfatizzato la necessità di dialoghi costruttivi per progredire sul bilancio ed evitare blocchi. Tuttavia, il PS sembra intrappolato in questa approccio, poiché le analisi suggeriscono che la proposta di Lecornu potrebbe costringere il partito a scegliere tra sostegno e opposizione ferma.
In vista della formazione del governo, Les Républicains e MoDem stanno aumentando la pressione, chiedendo concessioni. Il leader del PS, Olivier Faure, ha dichiarato di essere pronto a presentare una mozione di sfiducia se il panorama politico non cambia, dicendo: «Se la situazione non cambia, saremo pronti per la censura».
Un dibattito più ampio riguarda l'abbandono dell'articolo 49.3 della Costituzione, descritto come un'iniziativa lodevole ma incompleta dai commentatori. Questa disposizione, che permette al governo di approvare progetti di legge senza voto, era stata criticata per l'uso eccessivo. Questi sviluppi evidenziano il fragile equilibrio tra maggioranza, opposizione e partner economici per il bilancio 2026.