Sébastien Lecornu rinuncia all'articolo 49.3 e sospende la riforma delle pensioni

Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha annunciato il 14 ottobre la rinuncia all'articolo 49.3 e la sospensione della riforma delle pensioni fino al 2027. Questa decisione mira a ridurre le tensioni con il Partito Socialista ed evitare una mozione di censura. Arriva in mezzo a una crisi politica segnata da governi instabili dal 2022.

La Francia vive instabilità politica dalle elezioni legislative di giugno 2022, in cui Emmanuel Macron non ha ottenuto la maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale, con solo il 43% di sostegno dei deputati. Elisabeth Borne ha dovuto governare cercando alleanze caso per caso, vulnerabile a mozioni di censura. Dopo la sconfitta alle elezioni europee di giugno 2024, Macron ha sciolto l'Assemblea, portando a elezioni legislative anticipate che hanno rafforzato il Nuovo Fronte Popolare e il Raduno Nazionale, dividendo ulteriormente il parlamento in tre blocchi minoritari.

Michel Barnier è stato rovesciato dopo tre mesi. François Bayrou, nominato alla fine del 2024, ha proposto il 15 luglio 2025 un piano di risparmio di 44 miliardi di euro per il 2026, inclusa l'eliminazione di due festività pubbliche. Indebolito, ha chiesto un voto di fiducia l'8 settembre, respinto da 364 deputati, portando alle sue dimissioni.

Sébastien Lecornu, un fedelissimo di Macron, è stato nominato il 9 settembre. Dopo aver presentato un governo il 5 ottobre criticato per essere troppo macronista, si è dimesso, per essere rieletto il 10 ottobre. Il suo nuovo governo, annunciato il 12 ottobre, si basa su una coalizione minoritaria di 211 deputati (37%), inclusi Renaissance, Horizons, MoDem, LR e UDI.

Il 14 ottobre, Lecornu ha teso un ramo d'ulivo al Partito Socialista rinunciando all'articolo 49.3, usato 26 volte dal 2022, e sospendendo la riforma delle pensioni – adottata nel 2023 sotto Borne tramite il 49.3, che ha innalzato l'età da 62 a 64 anni nonostante l'opposizione pubblica – fino al 2027. Il deputato PS Laurent Baumel ha assicurato che il suo gruppo non voterà la censura a breve termine. Queste concessioni mirano a sbloccare il bilancio 2026 ed evitare una nuova dissoluzione o elezioni anticipate, in mezzo a disaccordi sulle finanze pubbliche e possibili coalizioni.

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