Un sondaggio rivela che il 52% dei francesi prevede il fallimento del disegno di legge finanziario del 2026 e vuole una mozione di censura contro il governo Lecornu. La commissione di bilancio ha respinto la prima parte del bilancio, e i dibattiti all'Assemblea Nazionale iniziano questo venerdì senza l'uso dell'articolo 49.3. Le opposizioni, come RN e socialisti, minacciano di bloccare il disegno di legge con le loro controproposte.
Tardi nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2025, la commissione di bilancio dell'Assemblea Nazionale ha respinto la prima parte del disegno di legge finanziario (PLF) per il 2026 dopo tre giorni di discussioni e emendamenti. I dibattiti nell'emiciclo sono previsti per iniziare il 24 ottobre, basati sul testo del governo, senza che il primo ministro Sébastien Lecornu utilizzi l'articolo 49.3, come annunciato il 3 ottobre.
Un sondaggio di Odoxa-Backbone Consulting per Le Figaro, pubblicato il 23 ottobre, mostra che il 52% dei francesi ritiene che il PLF non sarà votato dai deputati. Inoltre, il 52% vuole l'approvazione di una mozione di censura se presentata, che potrebbe portare alla caduta del governo.
Il Rassemblement National (RN) ha presentato il suo contro-bilancio il 23 ottobre, mirando a 36 miliardi di euro di risparmi aggiuntivi rispetto al governo, con oltre un terzo sull'immigrazione. Pianifica di tagliare la spesa pubblica di 50 miliardi di euro, aumentare le entrate di 31 miliardi e finanziare 45 miliardi di tagli fiscali, ignorando i vincoli costituzionali ed europei.
Dal lato socialista, il leader Boris Vallaud ha minacciato, in un'intervista a Le Parisien il 23 ottobre, di censurare il governo se non verranno adottate misure di 'giustizia fiscale', come la tassa Zucman sui super-ricchi o il ripristino dell'ISF sui miliardari. Il gruppo PS si riserva il diritto di sanzionare in qualsiasi momento, dopo aver respinto la parte sulle entrate in commissione. Philippe Brun, responsabile bilancio PS, ha dato ai macronisti 48 ore per concessioni.
I gruppi di maggioranza (Renaissance, Horizons, MoDem) difendono le loro posizioni dopo concessioni, inclusa la sospensione della riforma delle pensioni annunciata il 15 ottobre e integrata nel PLFSS per un congelamento fino al 2028. Nel frattempo, un rapporto della Cour des comptes, il cui riassunto è stato consultato il 23 ottobre, critica la nicchia fiscale 'pacte Dutreil' come inefficiente e costosa, raccomandando aggiustamenti per limitare le ottimizzazioni e ridurre le spese, poiché gli obiettivi di deficit puntano al 4,7% del PIL.
