Il Rassemblement National (RN) promette 100 miliardi di euro di risparmi per ridurre il deficit sotto il 3% del PIL in cinque anni, ma le analisi evidenziano cifre irrealistiche. François Ecalle, esperto di finanze pubbliche, critica in particolare le stime sull'immigrazione. Queste misure formano la base del programma del partito per potenziali elezioni legislative anticipate e la corsa presidenziale del 2027.
Da due mesi, il Rassemblement National (RN) di estrema destra ha messo in evidenza massicci risparmi nel bilancio dello Stato per finanziare il suo costoso programma di rilancio economico. Il presidente del partito Jordan Bardella ha annunciato 100 miliardi di euro di risparmi in una lettera agli imprenditori all'inizio di settembre. Le Monde ha ripetutamente chiesto dettagli al RN senza successo, descrivendo questa promessa a cinque anni come un «pio desiderio».
Il gruppo parlamentare del RN ha dettagliato alcune riflessioni di bilancio. Queste mescolano la continuazione della politica dell'offerta di Emmanuel Macron, risparmi su immigrazione e frodi, e riduzioni dell'IVA per l'elettorato popolare. François Ecalle, ex magistrato della Cour des comptes e fondatore di Fipeco.fr, afferma in un'intervista a Le Monde che «questo progetto [è] difficile da quantificare quanto da qualificare».
Sull'immigrazione, il RN punta a un guadagno netto di 25 miliardi di euro. Ma un rapporto del Conseil d'analyse économique del 2021 valuta l'impatto tra una perdita dello 0,5% del PIL (-15 miliardi di euro) e un guadagno dello 0,5% (+15 miliardi). Ecalle ritiene che «diverse [valutazioni del RN sembrino] irragionevoli», anche considerando lo scenario pessimista. Il RN probabilmente sopravvaluta le sue misure, alcune delle quali contrastano con la Costituzione o le norme UE. Raggiungere un deficit inferiore al 3% richiederebbe una crescita spettacolare o scelte aggiuntive: ulteriori risparmi, disinvestimenti nei servizi pubblici o l'abbandono di promesse su tasse e pensioni.