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Avvocato guyanese sostiene la sostituzione di 'metropoli' con 'Esagono'

06 ottobre 2025
Riportato dall'IA

In un tribuna pubblicato su Le Monde il 5 ottobre 2025, l'avvocato guyanese Patrick Lingibé critica l'uso di 'metropoli' per riferirsi alla Francia continentale, considerandolo un retaggio postcoloniale. Suggerisce di sostituirlo con 'Esagono', un termine geografico neutro già usato in alcuni testi ufficiali. Questo cambiamento simbolico affermerebbe l'uguaglianza di tutti i territori francesi.

Patrick Lingibé, un giurista ultramarino, sostiene che la parola 'metropoli' perpetua una visione gerarchica della Francia, relegando i territori d'oltremare alla periferia. 'Come giurista ultramarino, ho visto le parole ferire quanto le leggi. "Metropoli" è una di esse', scrive. Definita dal Le Petit Robert come 'il territorio di uno Stato in relazione alle sue colonie', suona come un anacronismo nel 2025 e prolunga una logica postcoloniale di un centro dominante e territori marginali.

Nonostante la Costituzione proclami una Repubblica 'una e indivisibile', l'uso di 'metropoli' nei testi ufficiali contraddice questo ideale. Lingibé cita conseguenze tangibili: secondo l'Osservatorio delle disuguaglianze nel 2023, il 32% degli ultramarini riporta di aver subito discriminazioni, salendo al 33% per coloro che risiedono in 'metropoli'. Un sondaggio del 2019 del Défenseur des droits rivela che il 40% degli ultramarini si sente trattato sfavorevolmente nell'accesso a servizi pubblici o impiego, con esempi come rifiuti di iscrizione scolastica o difficoltà amministrative sistematiche.

Per mostrare che la Francia è in ritardo, Lingibé confronta con altri paesi. Il Regno Unito ha abbandonato 'colonia' per 'territorio britannico d'oltremare' nel 2002. La Spagna integra le Canarie e le Baleari come 'comunità autonome' piene. I Paesi Bassi si sono riorganizzati nel 2010, rendendo Aruba e Curaçao 'paesi autonomi' e Bonaire un municipio speciale.

Lingibé nota che 'Esagono', una semplice descrizione geografica, è già adottato dall'Assemblea nazionale nella legge di programmazione militare. Chiede questa sostituzione per affermare l'uguaglianza di tutti i territori.

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